I limiti che si riscontrano nelle Scene di Parte appaiono in qualche modo nei Cortei del Sabato, anche se è necessario sottolineare che in questi ultimi (considerando la struttura dell’evento, il luogo e le caratteristiche proprie) sonio meno rilevanti.
L’insieme è decisamente piacevole e di buon gusto.
Alcune parti poi sono decisamente riuscite e hanno riscontrato un successo oggettivo. Ma mi sento il dovere di evidenziare la difficoltà di imprimere drammaturgicamente un senso lineare alla storia, soprattutto per quel che concerne la chiusura. Desidero rilevare inoltre che è evidente la mole di lavoro svolta da tutti i protagonisti. La gioia e la passione è lodevole anche se in alcuni momenti fatica a raggiungere lo spettatore.
Nei cortei, giorno e notte, si respira la stessa sensazione provatanelle scene di parte. Si rileva una particolare eleganza nelle coreografie e nei movimenti di insieme a una grande attenzione alla narrazione e di conseguenza alla drammaturgia. La sicurezza con il rapporto teatrale, spettatore-attore, incide sicuramente sul risultato positivo.
Il lavoro al quale ho assistito mi è sembrato molto buono da tutti i punti di vista.
La Parte di Sotto ha deciso di far prevalere l’aspetto teatrale, in senso tradizionale, cioè prevedendo in molti casi un diretto rapporto con il pubblico.
In questo senso si è esposta maggiormente evidenziando alcuni limiti recitativi e drammaturgici. La recitazione non sempre è risultata credibile e corrispondente alle esigenze della storia che si voleva raccontare.
La drammaturgia rileva alcune ripetizioni e non favorisce quindi la fluidità e continuità necessarie in un contesto così particolare.
Alcune scene di sicuro effetto e ben calibrate risultano così scollegate a quelle di minore impatto. La scelta di ambientare tutte, o quasi, le scene lungo le vie limita una visione realista dei diversi ambienti, con il risultato che appaiono sostanzialmente tutti sullo stesso piano.
Di grande impatto, sotto tutti i punti di vista la scena finale.
La Parte di Sopra ha scelto di proporre uno spettacolo che rispecchia i canoni teatrali, ma per molti aspetti li supera, arrivando ad offrire allo spettatore una visione “dall’alto”, come se partecipasse in prima persona all’evento.
In questo senso prevalgono le sensazioni e i respiri emozionati della vicenda narrata, che scorre con fluidità, regalando sorprese e poesia.
La drammaturgia, pur nella sua linearità e semplicità, risulta perciò di secondaria importanza, perché ciò che si presenta è altro rispetto al rapporto teatrale classico.
I particolari scenografici e le ambientazioni sono di impatto e suggeriscono allo spettatore una visione iperealistica e contribuiscono a favorire una poetica aggiuntiva alle storie narrate. La musica non è mai invasiva, appare come una sorte di colonna sonora discreta e necessaria.
La qualità generale della recitazione è di buon livello pur essendo chiaro che siamo di fronte a non professionisti.
Il corteo del giorno muove dal Roman de la Rose e dal Fiore per proporre un inno all’amore attraverso un’articolata simbologia botanica che culmina nel fiore della rosa. Il corteo della sera trasforma gli spettatori della storia di Amante e Bellaccoglienza in attori che raccontano la propria travagliata navigazione nel mare della vita, attraverso flutti e tempeste, fino all’approdo dell’anima rasserenata dall’amore. Il tempo storico è fortemente dilatato.
Il corteo di giorno esprime la volontà di narrare la storia dal basso, a partire dalla quotidianità. Come nel giardino delle delizie di Hieronymus Bosch, esso muove da un ammonimento agli uomini per quanto riguarda i pericoli delle tentazioni della vita, rappresentati dal Carnevale, cui segue la Quaresima e il ritorno della Primavera, con l’amore che nasce quasi per incanto (“la vidi pria ancor d’aver guatato”) e l’animo che “si trasferisce nella natura che lo circonda”.
Il corteo della sera introduce invece una narrazione storica controfattuale (“se le cose fossero andate diversamente”) che si dipana sulla base dei tarocchi Visconti Colleoni, correttamente collocati nel loro contesto di origine e usati come filo rosso per sviluppare l’allegoria della lotta tra il bene e il male.
Scene di notevole impatto visivo sorreggono una rappresentazione del passato volta a catturare la fantasia dello spettatore attraverso il richiamo alla dimensione magica. Quest’ultima arresta il tempo naturale della storia, aprendolo al soprannaturale e all’apparizione della figura del “revenant”, di Rinaldo tornato dalla morte, per la notte del Calendimaggio, per dar forza al fratello Tebaldo e ricongiungersi a lui, sua figura speculare e complementare.
Nei due fratelli trova quindi rappresentazione simbolica la diffusione nel mondo feudale dei valori cavallereschi e “cortesi”, che dovrebbero armoniosamente completare la formazione dell’uomo d’armi.
Restano sullo sfondo il mondo dei mercanti, degli artigiani e i loro valori.
La quotidianità del passato emerge con efficacia e con freschezza dalla rappresentazione delle forme di vita materiale di tintori e ceraioli, dalle scene di mercato e di taverna. La grande storia politica e istituzionale (ad esempio, Egidio Albornoz) è sullo sfondo e viene ricordata soltanto nella misura in cui tocca le “piccole vite”, prese dalle occupazioni e dalle preoccupazioni di ogni giorno.
La paura della punizione divina e del contagio, costante nella vita del basso medioevo, introducono il tema della credulità e della diffidenza, attraverso le figure dei pellegrini “ciarlatani”. L’amore, che “su tutto trionfa”, è inteso come magia del quotidiano, risvegliata dal Calendimaggio, in armonia con la natura.
Intonazione: molto buona
Fusione: buona
Interpretazione: quasi buona
Qualità timbrica: buona
Dizione: buona
Giudizio: buono
Intonazione: buona
Fusione: quasi buona
Interpretazione: sufficiente
Qualità timbrica: discreta
Dizione: buona
Giudizio: discreto
Intonazione: buona e stabile
Fusione: buona
Interpretazione: buona e stilisticamente centrata
Qualità timbrica: più che soddisfacente
Dizione: buona, meritovole di una maggior presenza di consonanti
Giudizio: più che soddisfacente; una più chiara valorizzazione delle clausolae, anche nelle cadenze intermedie, darebbe una chiarezza lodevolissima al tessuto polifonico
Intonazione: insufficiente
Fusione: discreta
Interpretazione: insufficiente*
Qualità timbrica: discreta
Dizione: sufficiente
Giudizio: *la ricerca di colore e fusione (in se per se lodevole) va a discapito della chiarezza del tessuto contrappuntistico
Intonazione: molto buona
Fusione: molto buona
Interpretazione: ottima
Qualità timbrica: molto buona (malgrado il SOL4deiS)
Dizione: buona
Giudizio: ottima lettura(del senso globale del brano) ancorché perfettibile soprattutto nella valorizzazione delle sincopi
Intonazione: non precisa
Fusione: discreta
Interpretazione: tactus eccessivamente lenta
Qualità timbrica: troppo improntata a una estetica tardo romantica
Dizione: sufficiente
Giudizio: l’aspetto ritmico, importante malgrado la scelta di un tactus lento e l’incertezza della ficta, determinano una lettura poco in stile
Repertorio: vario, ricco e adeguato ai contesti di riferimento
Interpretazione: ottimo livello strumentale, ottima presenza vocale
epertorio: molto bello e ricercato
Interpretazione: ottima quella strumentale, discreta, a tratti buona quella vocale
Giudizio: la presenza di due cantanti solisti eccellenti e di ottimi strumentisti, sia di stimolo per la crescita del coro, in direzione della ricerca di stile e vocalità più adeguata al repertorio
Claudio Ricci Sindaco di Assisi
Rita Pennacchi
Elodia Lazzari Vice Presidente
Lucia Fiumi
Alberto Capitanucci Parte de Sopra
Francesca Menichelli Parte de Sopra
Paolo Petrozzi Parte de Sotto
Tiziana Borsellini Parte de Sotto
Rino Ciavaglia
Gianfranco Chiappini
Tiziana Speziali
Maurizio Sensi Ente Calendimaggio
Donatella Casciarri Parte de Sopra
Chiara Del Bianco Parte de Sotto
Valeria Pecetta Priore Parte de Sopra
Stefano Venarucci Gran Cancellario Parte de Sopra
Delfo Berretti Priore Parte de Sotto
Massimiliano Della Vedova Gran Cancellario Parte de Sotto
Alberto Bettoli
Mario Tedesco Presidente
Catia Roscini Vice Presidente
Luigi Rossetti Effettivo Parte de Sopra
Maurizio Orbi Supplente Parte de Sopra
Paola Bastianini Effettivo Parte de Sotto
Carlo Alberto Berretti Supplente Parte de Sotto
Antonello Fagotti Presidente
Carlo Roberti Effettivo Parte de Sopra
Pierluigi SensiSupplente Parte de Sopra
Michele Fiore Effettivo Parte de Sotto
Lorenzo Macrì Supplente Parte de Sotto
Pio De Giuli
Andrea Ponti
Paolo Scilipoti
Claudio Menichelli
Giammario Baldoni
Giuseppe Bertoldi
Palio 2024 assegnato alla
